mercoledì 21 luglio 2010

Consegna scarpe e incontri con le donne

Per due o tre giorni siamo stati completamente isolati, non funzionava Internet ne' funzionavano i telefoni.
Domenica pomeriggio siamo andati a ShilaPu, bellissimo trek. Il sentiero ovviamente faticoso, data anche l'altitudine, non e' stato terribile, e' stata invece un po' un po' dura attraversare il fiume.
Quest'anno c'e' tantissima acqua e attraversare il fiume a piedi nudi ci pareva molto pericoloso, cosi' abbiamo scelto di superare alcune rocce e raggiungere un piccolo ponte fatto di pali di legno su cui avevano appoggiato delle pietre piatte, e' stato difficile, ma ce l'abbiamo fatta.
Siamo stati ospitati da una famiglia e la notte abbiamo dormito sul tetto della casa.
Su un tetto del tetto del mondo!
Un cielo pieno di stelle, l'aria fresca della montagna che ci accarezzava e il rumore del fiume che ci cullava. Una nottata indimenticabile.
La famiglia ci ha coccolati molto, alle 6 del mattino sono venuti a portarci il the. E stato bellissimo.
Siamo tornati a Padum lunedi' mattina. Come d'accordo siamo passati a salutare Sonam, abbiamo conosciuto il suo nipotino (il figlio della figlia) 2 mesi e mezzo, appena nato, bello rotondo e paciocco.
Alle due siamo andati alla scuola, ho consegnato ad alcuni ragazzini le lettere degli sponsor italiani, poi abbiamo consegnato le scarpe alla classe VIII.
Alle 4 avevamo appuntamento con le donne dell'associazione, ci siamo visti nel loro laboratorio, abbiamo parlato di tante cose: di cio' che hanno fatto, di cio' che vorrebbero fare. La macchina da maglieria e' arrivata, sono andate le donne stesse a prenderla a Leh, ora e' a casa di Padma, devono trovarle un posticino nel piccolo laboratorio.
L'inverno scorso hanno potuto fare solo un corso di alfabetizzazione adulti, perche' e' stato un inverno particolarmente duro e non ci si poteva spostare nemmeno da un villaggio all'altro. Il corso si e' tenuto ad Abram nei mesi di aprile e maggio, prima e' stato impossibile.
Per il prossimo inverno ne sono previsti due.
Verso le 6 ho cercato invano un Internet point. Ho fatto i bagagli e la sera siamo stati ospiti delle donne.
Hanno preparato i momo, abbiamo mangiato cantato e ballato.
Ho dovuto salutarle un po' presto, perche' la partenza era prevista alle 4 del mattino. La presidente che avevo gia' conosciuto anni fa, consegnandomi la kata mi ha pregata di tornare e di scriverle via mail dall'Italia e di far conoscere la loro associazione, anzi la nostra, visto che anch'io sono un membro della Women Association Zanskar!

Alle 4 del mattino e' arrivata la jeep e Sonam e' venuto ad accertarsi che tutto fosse a posto. Ci aveva detto lui di partire presto, molto presto, perche' potevano esserci problemi. In effetti la neve caduta abbondantissima era ancora molto bassa e il caldo degli ultimi giorni l'ha sciolta ingrossando parecchio i corsi d'acqua.
La sua voce tonante ci ha dato il buongiorno e anche l'arrivederci.
Siamo partiti in piena notte. Tutti in silenzio.
Mi sono riempita gli occhi con i profili delle montagne, con le luci accese in tutte le case. La vita comincia presto in Zanskar tra le 4 e le 5 del mattino sono gia' tutti in movimento, bisogna sfruttare tutte le ore di luce.

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