giovedì 8 luglio 2010

Da Leh

Eccomi a Leh. Uno dei soliti Internet point, collegamento lentissimo e tastiere con tasti illeggibili. Mi sembra di non essere mai andata via. Tutto come due anni fa o quasi. Ho ritrovato i negozi, il mercatino, le persone che ormai conosco, e bellissimo mi sembra di essere tornata a casa. Tutto direi e come l ho lasciato. Solo quest anno mi pare ci siano meno turisti!
Con il gruppo di Avventure (15 persone molto interessate entusiaste e divertenti) sono stata fino a Lamayuru, abbiamo fatto un bel trek fino a Wanla ed abbiamo avuto l onore di avere come guida Sonam.
Sonam lo avevo contattato per cercarci una jeep per proseguire poi per lo Zanskar dopo aver terminato in giro con il gruppo. Gli ho chiesto di indicarmi una guida per il trek e lui stesso ha deciso di accompagnarci.
Ora sono rientrata a Leh, Mheraj (il corrispondente di Avventure) ha gia provveduto a contattare il negozio che puo venderci le scarpe per i bambini e per gli insegnanti della scuola di Pibiting. Ha gia fatto l ordine. Ha ordinato anche le calze, c era qualche indecisione sul colore, poi mi ha fatto vedere un calzino di un colore nocciola molto caldo, e mi ha detto che dovrebbe essere il colore esatto, quello usato dai buddisti. Credo che al piu presto dovremmo poter vedere le scarpe, mi ha detto che le persone del suo staff ci aiuteranno a togliere le scarpe dalle scatole e a legare insieme i lacci di ogni paio, in modo da poterle poi mettere nei sacchi e caricarle sulle jeep. Una parte le portera Monica che parte per lo Zanskar qualche giorno prima di noi e una parte le caricheremo sulla nostra jeep il giorno 13. Se tutto va bene il giorno 11 dovremmo poter incontrare Monica.
Alla prossima

1 commento:

Bruno ha detto...

Ciao Vi, leggo e vi invidio, anche se il lavoro per Aiuto Allo Zanksar Onlus lì in valle è sempre tutt'altro che facile e riposante. Ottima sensibilità quella di proporti i calzini con i colori buddisti. Per chi legge vorrei spiegare meglio che ci sono equilibri molto delicati tra gli zanskari e i ladaki, di cultuta, lingua e religione tibetana, e gli indiani e soprattutto i kashmiri, che si trovano a convivere in ladakh e zanskar. Il problema delle scarpe è che sarebbe stato bello poter acquistare le scarpe presso un negozio gestito da zanskari o ladakhi ma, come spesso accade, i kashmiri sono molto più organizzati ed efficienti nel commercio, quindi alla fine si finisce sempre per comprare da loro, almeno quando si tratta di grandi quantità (300 paia di scarpe!!!!).... Mehraj è kashmiro e lui sa dove recuperare tutte quelle scarpe, ma io considero questo piccolo gesto del colore dei calzini un segnale molto bello, anche se piccolo, di convivenza e di sensibilità.
Buon proseguimento
Salutami tantissimo Meraj e gli amici di Leh,
e naturalmente Sonam e gli iamici zanskari !!!!
Bruno