martedì 5 agosto 2008

Il tempo passa troppo in fretta

Lo ripeto per chi ancora non avesse letto il mio diario. Scrivo malissimo, abbiate pazienza, su queste tastiere non ci sono accenti né apostrofi e spesso le lettere sono così consunte che non si leggono più e vado avanti per esperienza.
Ho realizzato che è la mia ultima settimana qui, domenica riparto per Leh. Parto 2 giorni prima del previsto, perchè posso dividere il costo della jeep con due francesi che hanno il volo su Delhi due giorni prima di me.
Stamattina ho fatto un po’ di bucato, nel solito ruscello, sulle solite pietre. Ho lavato qualche indumento che lascerò qui. Ho già parlato con Padma (insegnante della scuole e membro della Women Association Zanskar): lascio i miei indumenti a lei che li consegnerà a qualche donna povera.
Ieri notte è piovuto nella valle, già da qualche giorno il tempo è cambiato, la settimana scorsa abbiamo avuto il vento più forte del solito, molte nubi e sui monti intorno alla valle è scesa la neve. Le cime qui intorno sono sui 6/7mila mt, il Pic Padum forse è più alto. E’ sempre là con il suo ghiacciaio incombente, si staglia candido contro il cielo blu. Sembra un panettone carico di un gran strato di panna.
Il tempo è cambiato dicevo e ieri notte è piovuto molto. Non c'era la luce. Alle 23,45 ho guardato fuori, tutto buio e un rumore che qui non avevo mai sentito, quello della pioggia. Dalla finestra della mia camera entrava acqua, ho spostato il tavolino e ho lasciato che dal davanzale della finestra scendesse sul pavimento. La guest house di fianco era tutta al buio, c’era qualcuno che con una pila potente ha girato a lungo sotto l'acqua, immagino per controllare che le finestre fossero chiuse.
La valle buia e il gran frastuono della pioggia era impressionante.
Anche ieri notte non abbiamo avuto la luce, a casa di Eliane e Tina abbiamo cucinato con le pile frontali ed abbiamo cenato a lume di candela. TNessuna luce, né a Pibiting, ne’ a Padum, né nei villaggi intorno.
In genere abbiamo la luce elettrica dalle 19,40 e alle 23. Nella casa di Tseten Dorjei ci sono i pannelli solari e Tseten mi ha messo una lampada posticcia da accendere quando manca luce elettrica.
Ultimamente passando per i prati per la solita strada da Pibiting a Padum, e viceversa, ho notato un altro cambiamento: ci sono ancora tantissimi uccellini, ma il loro canto è cambiato, non è più quella musica che mi accompagnava, è un cinguettio normale: Forse luglio era il periodo degli amori, ora i piccoli saranno già nati ed usciti dai nidi. La stagione fredda è in arrivo Agosto è ancora un buon mese normalmente, ma in settembre la temperatura si abbasserà considerevolmente.
Anche stamattina c’erano molte nuvole ed ha piovuto un po’. Sono stata a scuola e ho continuato a controllare le presenze di allievi e professori. Comincio a conoscere alcuni allievi, comincio a destreggiarmi nel fare l’appello dei vari Stenzin, Dolma, Rizing, Namghial, Norbu, Sonam, Lhamo, Diskit, Dolkar. I piccoli sono carinissimi, fare l’appello nelle classi LKG e UKG (che corrispondono alle nostre materne) mi diverte sempre tanto. Il Good Morning Madam che mi urlano nelle orecchie alzandosi in piedi, quando entro in classe e il Thank You Madam che mi ri-urlano quando esco mi emoziona sempre.
Quando li incontro per strada poi e una serie infinita di Jule e di strette di mano, dei 303 bambini direi che un buon ottanta per cento fa la stessa strada che faccio io per arrivare alla scuola, quindi cammino con tutti questi marmocchi intorno, che si fermano, si rincorrono, mi sorpassano, mi aspettano, mi salutano. Certo mi conoscono più loro di quanto li conosca io. Sono tanti. Ho memorizzato qualche viso, specialmente quelli dei più grandi, quelli della IX e della X. Conosco la ragazza che abbiamo riportato a Pibiting da Ating domenica scorsa (o due domeniche fa?), conosco Lobzang, il figlio di Punchok, riconosco anche il figlio di Padma Youdol e il figlio di Tseten Dorjei, che vedo ogni giorno anche a casa. Ha circa 8 anni e la mattina prima di andare a scuola prepara il pranzo, lo sento in cucina che frigge e affetta verdure, se si accorge che parto con il secchiello si affretta ad aiutarmi e va prendere l’acqua, poi si lava al ruscello, si prepara e parte di corsa per la scuola.
Quanto mi mancherà questa gente al mio rientro in Italia?
Domani c’è il pic nic dei piccoli classi LKG, UKG, I, II, III e IV. Speriamo il tempo sia bello.

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