venerdì 25 luglio 2008

Vento e polvere

Stamattina ho fatto il bucato nel ruscello vicino a casa. Ho steso i panni come ho potuto perchè mi hanno portato via una molletta (ne avevo solo 4), me la hanno portata via di sicuro per curiosità, perchè qui non esistono le mollette. Dopo ho cercato di fare un po’ di pulizia in camera, ho raccolto la polvere che si ammucchia sui davanzali delle finestre, ho cercato di scopare la polvere e le briciole che ci sono sulla moquette, si perchè il pavimento di cemento è coperto da una moquette appoggiata, non fissata, abbastanza bella, ma impossibile da pulire, non so come facciano loro. Ho chiesto qualcosa per pulirla e mi hanno dato uno scopino di saggina. Poi sono andata con un secchiello e una bottiglia a prendere acqua alla pompa, il necessario per bere e per lavarmi stasera. Il resto della mattina l’ho trascorso a scuola. Tornata a casa di Eliane alle 12,30 ho preparato una pasta con il pomodoro crudo che abbiamo mangiato ben volentieri. Poi mi sono incamminata tra i campi di orzo per Padum, oggi tira un vento più forte del solito. Ho incontrato Padma Yudol e due donne dell’associazione, ho visitato i laboratori di cui ho parlato prima. Ora sono ad Internet e tra un po’ partirò di nuovo a piedi tra i campi d 'rzo verso Pibiting.
Le spighe di orzo hanno cambiato suono, ora il fruscio che si sente è più secco, l’orzo sta maturando, sta ingiallendo e in qualche campo le donne hanno iniziato la mietitura, a mano.
Stasera una zuppa a casa di Eliane e poi a nanna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

qui questa mattina il lieve vento che per alcuni giorni soffiò tace. Il cielo ritorna gradatamente a velarsi di flebili nuvole...si dicono di calore...;scruto tra di esse pensando a quante particelle e direzioni hanno solcato le alpi...di quelle fuoriuscite da una centrale nucleare francese! Vedo un campo di grano ma non è dorato, come ricordavo, è bronzato; vedo campi di mais, belli rigogliosi, omogenei, verdi, come non ricordo! Eppure io delle natura ricordo bene, eppure non voglio dimenticare. Mi manca tanto quella sicurezza, che di grande conforto era, generata da un mondo meno contaminato, meno frenetico, dove una camminata lasciava il tempo ai pensieri immersi in spazi autentici. Il mondo è cambiato ma io no. Un grande abbraccio a te, alle tue pinzette smarrite... ed al sorriso che accompagna il tuo cammino. Domenico Berta